LAB RECITAZIONE_YELLOW (1)

14, 15, 16 aprile 2023

Workshop intensivo a cura di Michele Monetta per attori, cantanti, danzatori, atleti, acrobati, registi, coreografi, studenti e performer tout-court totalmente dedicato alla figura di Antonin Marie Paul Artaud (1896-1948).


L’autore de Il Teatro e il suo doppio, che per un certo periodo durante l’internamento nel manicomio di Rodez si firmava Nalpas – e cioè col cognome della madre di origine turca – rappresenta indubbiamente una delle più grandi personalità della scena moderna, una di quelle figure che hanno maggiormente contribuito a mettere in crisi il modo di pensare e fare oggi il teatro, non senza qualche vuota deriva performativa dovuta ad approssimative interpretazioni del concetto di Teatro della crudeltà. Artaud, definito da Jean-Louis
Barrault l’homme théàtre, è stato un uomo che nella sua vita ha perso tutte le battaglie e che, infine, paradossalmente ha vinto la guerra. Ecco perché da circa 80 anni non si può prescindere da lui e ci torna alla mente l’influenza avuta su Julian Beck, Jerzy Grotowski, Peter Brook, Carmelo Bene e poi sulla Body Art, la danza Buto, l’arte visuale., l’Antipsichiatria, la drammaturgia di Valère Novarina etc… E’ ancora al centro del teatro anche in questo nuovo millennio. La battaglia contro lo statuto della significazione (o in sintesi, contro il significato della parola) fu un elemento costante nel suo pensiero. L’anatema contro la parola ne è l’esempio più che evidente. Artaud fu nemico della parola appiattita sul significato, assoggettata alla mera funzione comunicativa.
E’ dallo straordinario capito intitolato Un’atletica affettiva che traiamo la bella definizione: l’attore è un atleta
del cuore.
Il programma prevede: esercizi di euritmia; respirazione e movimento; elementi di biomeccanica; lettura e interpretazione di glossolalìe scritte da Artaud e vocalità; lettere dal manicomio di Rodez; diari da Rodez; letture da Van Gogh il suicidato della società; dinamoritmi e contrappesi dal Mime Corporel di Decroux; il sistema ternario e solfeggio dei respiri da Barrault-Artaud; il figurativo come “teatro muto”.

Durata: dal venerdì alla domenica; totale 15 ore di lavoro.

Sabato 29 Aprile h. 16:00 - 20:00 e domenica 30 Aprile h. 9:30 - 13:30

Un  percorso emozionante alla scoperta ed esplorazione del processo di trasformazione dell’acqua di mare in sale, quale metafora della creazione , che passa attraverso l’evaporazione, la separazione e la condensazione, fino a diventare un cristallo simbolo di purificazione, incorruttibilità e amicizia.

Il processo del “Sale” è anche metafora del processo di individuazione (C.G.Jung) della persona nel percorso di differenziazione dall’elemento originale , l’acqua fonte di vita, verso la realizzazione del proprio Sé profondo, il cristallino.

DANCE E-MOTION è la Danza intesa come linguaggio simbolico del corpoanima che si manifesta e prende forma , le emozioni si “incarnano”, si trasformano, acquistano senso e significato per il danzatore che diventa attore(azione) della propria vita. Non è esibizione, non sono passi e figure, è rituale di conoscenza istintiva e intuitiva, contatto con la propria luce interiore, sensibilità, creatività e risonanza con gli altri e con le forze dell’Universo.

 Il Training Corporeo , con approccio funzionale ed ecosomatico, si propone il contatto con la sorgente creativa spontanea attraverso il MOVIMENTO ORGANICO, ovvero si basa sui princìpi di movimento fisiologici collegati alle EMOZIONI e agli ARCHETIPI

Margherita Badalà ha elaborato questo percorso durante i suoi 35 anni di sperimentazione con la Danza Spontanea, la Danzaterapia, il Metodo Feldenkrais, le Danze Rituali del sud Italia, la Danzateatro. la danza Butoh.